Nuova Riveduta:

Cantico 2:7

Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro
per le gazzelle, per le cerve dei campi,
non svegliate, non svegliate l'amore mio,
finché lei non lo desideri!

C.E.I.:

Cantico 2:7

Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l'amata,
finché essa non lo voglia.

Nuova Diodati:

Cantico 2:7

Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l'amore mio, finché così le piace.

Riveduta 2020:

Cantico 2:7

L'amata alle figlie di Gerusalemme:
O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l'amore mio, finché non lo desideri!

La Parola è Vita:

Cantico 2:7

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Cantico 2:7

O figliuole di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l'amor mio, finch'essa non lo desideri!

Ricciotti:

Cantico 2:7

Sposo. Vi scongiuro, o fanciulle di Gerusalemme, per le gazzelle e i cervi de' campi, non destate, non svegliate la diletta, finchè non le piaccia!

Tintori:

Cantico 2:7

O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle e per le cerve dei campi, a non disturbare, a non far svegliare la diletta finché essa non voglia.

Martini:

Cantico 2:7

Io vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, pe' caprioli, e pe' cervi de'campi, che non rompiate il sonno della Diletta, e non la facciate svegliare sino a tanto, che ella il voglia.

Diodati:

Cantico 2:7

IO vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, Per le cavriuole, e per le cerve della campagna, Che voi non isvegliate l'amor mio, e non le rompiate il sonno, Finchè non le piaccia.

Commentario abbreviato:

Cantico 2:7

Capitolo 2

L'amore reciproco di Cristo e della sua chiesa Cant 2:1-7

La speranza e la chiamata della chiesa Cant 2:8-13

La cura di Cristo per la chiesa, La fede e la speranza di essa Cant 2:14-17

Versetti 1-7

I credenti sono belli perché sono vestiti della giustizia di Cristo e fragranti perché adornati dalle grazie del suo Spirito; essi fioriscono sotto i raggi del rinfrescante sole di giustizia.

Il giglio è una pianta molto nobile in oriente; raggiunge un'altezza considerevole, ma ha un gambo debole. La chiesa in sé è debole, ma è forte a causa di chi la sostiene. Il Male, le fanciulle di questo mondo che non hanno l'amore di Cristo, sono come cardi spinosi senza valore e inutili, nocive e pericolose. Le cattive attitudini sono, inoltre, spine nella carne, ma il giglio che è ora fra i cardi, sarà trapiantato un giorno in quel paradiso dove non ci sono erbacce, né spine.

Il mondo è come un melo sterile per l'anima, ma Cristo è l'albero fruttuoso. Quando le povere anime sono secche a causa del peccato, perché temono la legge divina o hanno gravi problemi in questo mondo, si sentono stanche e molto oppresse e allora devono trovare riposo in Cristo. Non basta rimanere all'ombra solo perché ne abbiamo bisogno. I credenti hanno gustato che il Signore Gesù è buono; i loro frutti sono tutti i privilegi preziosi di nuovo patto comprato per mezzo del suo sangue e comunicato dal suo Spirito: queste sono le focacce d'uva passa e i pomi, le dolci promesse di vita eterna per il credente, come anche i comandamenti di Gesù. Il perdono è dolce come la pace della coscienza e se le nostre bocche sono amare a causa dei piaceri del peccato, le consolazioni divine ci saranno dolci.

Cristo da all'anima quello che cerca e la consola per mezzo dei suoi decreti, che sono come una casa di banchetti in cui i santi festeggiano col Signore. L'amore di Cristo, mostrato a noi con la sua morte e la sua Parola, è la bandiera che Egli sventola e a cui ricorrono i credenti.

È meglio che l'anima sia malata d'amore per Cristo che soddisfatta d'amore per questo mondo! Anche se talvolta l'anima non sente Cristo, tuttavia Egli è sempre presente. Tutti i suoi santi sono nella sua mano, e teneramente sostiene i credenti sofferente con la sua destra e la sua sinistra. Avendo così Cristo vicino, il credente si preoccupa affinché la loro comunione non sia spezzata. E come contristiamo facilmente lo Spirito Santo con il nostro temperamento manchevole! Ma quelli che ricevono la consolazione, sperimentano il timore di peccare e di perdere la comunione col Signore.

Riferimenti incrociati:

Cantico 2:7

Mat 26:63
CC 1:5; 5:8,16
CC 3:5; Prov 5:19
CC 8:4; Ef 5:22-33

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